CRITICITA' DEL NUOVO CONTRATTO DI GESTIONE DEI RIFIUTI
Comunicato del 13/01/2023
A Iren per 15 anni l’appalto dei rifiuti «Investiremo»
● Sarà Iren a gestire il servizio rifiuti urbani a Piacenza e provincia per i prossimi 15 anni. Ma ce ne sono voluti ben 5 per arrivare al traguardo della gara europea sul maxiappalto da 505 milioni sul nostro territorio. Ad allungare i tempi è stato il contenzioso legale con il concorrente sconfitto.
Gustavo Roccella
PIACENZA
● A quasi cinque anni dalla pubblicazione arriva in porto la gara europea per lo svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti urbani nel bacino di Piacenza e Parma. Ad aggiudicarsela è Iren, al termine di una tormentatissima contesa legale con il concorrente soccombente, De Vizia Transfer (in tandem con Urbaser), società di origini campane con sede a Torino.● Sarà Iren a gestire il servizio rifiuti urbani a Piacenza e provincia per i prossimi 15 anni. Ma ce ne sono voluti ben 5 per arrivare al traguardo della gara europea sul maxiappalto da 505 milioni sul nostro territorio. Ad allungare i tempi è stato il contenzioso legale con il concorrente sconfitto.
Gustavo Roccella
PIACENZA
Di 15 anni la durata, a partire dal primo gennaio 2023. Il contratto è stato sottoscritto a fine dicembre tra Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti) e il gestore Iren Ambiente spa, che così si aggiudica un appalto di 1,3 milioni di valore, suddivisi tra i bacini di Parma (425mila abitanti per 813 milioni di euro a base d’asta, aggiudicati con offerta scontata del 4,27%) e Piacenza (286mila abitanti e 505 milioni, scesi a circa 481 al netto del ribasso di gara). Il gruppo multiutility, che già ne era il gestore, si occuperà fino al 2037 di raccogliere e smaltire i in forma integrata i rifiuti urbani dei 46 Comuni piacentini e dei 43 di Parma (escluso Fidenza dove opera il gestore pubblico in house San Donnino Multiservizi) .
Per la provincia di Piacenza, e analogamente per quella di Parma, «si apre una nuova fase nella quale un unico soggetto gestore opererà su di un’area vasta ottimizzando l’utilizzo delle risorse e aumentando la qualità del servizio offerto», si legge in un comunicato di Iren. «Siamo giunti finalmente anche a Piacenza ad avere una gestione stabile affidata un soggetto industriale attrezzato e strutturato», afferma da parte sua Luca Quintavalla, consigliere d’ambito per la provincia di Piacenza e sindaco di Castelvetro, «un partner col quale dovremo correre e recuperare il tempo perduto verso gli ambiziosi traguardi posti dal Piano regionale dei rifiuti (oltre 79% di raccolta differenziata e tariffa puntuale entro un paio d’anni, i più importanti) ». L’affidamento con gara, si dice convinto Quintavalla, «potrà consentirci di mantenere sotto controllo i costi, incrementare gli investimenti visto anche l’orizzonte temporale di validità della gara pari a quindici anni, per questi obiettivi riteniamo fondamentale l’azione che svolgerà Atersir con il Consiglio d’ambito, il Consiglio locale piacentino da sempre molto attivo su queste tematiche, coordinato da Franco Albertini, e la struttura tecnica dell’Agenzia». Senza dimenticare che « Iren dovrà costituire una società provinciale dedicata alla gestione dei rifiuti a Piacenza, in cui saranno rappresentati anche i sindaci del territorio, uno strumento che abbiamo ritenuto essenziale per mantenere il controllo del servizio a beneficio delle nostre comunità», ha concluso Quintavalla trovando riscontro da parte della multiutility. Il progetto proposto dal gruppo con sede centrale a Reggio Emilia «prevede nel corso dei prossimi anni», si legge nella nota, «un importante incremento degli standard del servizio di gestione rifiuti: l’ulteriore crescita della raccolta differenziata e del recupero di materiali riciclabili, il passaggio in tutti i territori alla tariffazione puntuale, l’avvio di iniziative finalizzate alla riduzione della produzione dei rifiuti, l’implementazione dei servizi di igiene urbana e di gestione dei Centri di raccolta, attività di informazione e sensibilizzazione ambientale nei confronti dei cittadini». Le attività, si aggiunge, «saranno supportate da innovazioni tecnologiche quali sistemi di monitoraggio e rendicon-tazione dei servizi e introduzione di dispositivi digitali sui contenitori per la raccolta stradale e domiciliare dei rifiuti che consentiranno una gestione più efficace e responsabile ed un servizio sempre più attento alle esigenze delle comunità».
Di «bontà progettuale dell’offerta di Iren verso il territorio piacentino», parla l’amministratore delegato e direttore generale di Iren, Gianni Vittorio Armani: « Partiamo già da una posizione di eccellenza per le elevate percentuali di recupero e di riciclo raggiunte, con un rinnovato impegno incrementeremo ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata, estenderemo la tariffazione puntuale, incentiveremo la riduzione della produzione dei rifiuti e il recupero di energia e materia».
Nell’estate 2020 il maxi appalto dei rifiuti, partito nel febbraio 2018, sembrava un nodo risolto grazie all’aggiudicazione a Iren in via ufficiosa che poneva termine a una ge-stazione sino a lì segnata da ripetuti stop and go per l’inciampo in ricorsi e controricorsi. La trafila dei contenziosi si è invece allungata, e solo ora trova soluzione definitiva. A spiegare la conflittualità la ricca posta in palio: per Piacenza sul tavolo, come base d’asta, 555 milioni di euro (Iva inclusa) da spalmare su quindici anni. All’anno fa sui 37 milioni: tenendo conto che il capoluogo assorbe da solo 21 milioni - il gettito annuale della tariffa rifiuti (Tari) che deve coprire il costo del servizio - i restanti 16 milioni sono la quota imputabile al territorio provinciale (sempre a base d’asta).
La gestione aggiudicata comprende una serie di servizi di base tra cui raccolta e trasporto di rifiuti urbani, raccolta sfalci e potature da parchi e giardini, igiene urbana e spazzamento di strade, aree pubbliche, parcheggi nonché la pulizia delle rive fluviali e lacuali, lavaggio dei contenitori stradali, rimozione dei rifiu-ti abbandonati, un sistema di contabilizzazione e misurazione puntuale del conferimento dei rifiuti da parte delle utenze almeno per la frazione indifferenziata a trattamento/ smaltimento e quella portata ai centri di raccolta.
Il bando è stato costellato da una raffica di ricorsi da parte delle due aziende in gara: Iren e De Vizia Transfer. Il contenzioso legale che ha complicato l’iter ha avuto derivazione da quello in qualche modo gemello determinatosi a Parma con in campo gli stessi due contendenti. Nel gennaio 2019 Atersir faceva sapere che la procedura di affidamento era stata sospesa a seguito del doppio ricorso al Tar presentato sia da Iren Ambiente sia De Vizia Transfer. Il Tar aveva rigettato larga parte dei ricorsi, ma prescrivendo ad Atersir una serie di adempimenti in relazione alla parte invece accolta. Con successive contese a colpi di carte bollate, compreso un passaggio al Consiglio di Stato, il bando è avanzato seguendo un binario parallelo tra Parma e Piacenza vista la presenza degli stessi attori. A Parma nel 2019 Iren tornava a rivolgersi al Tar in opposizione ad Atersir che aveva riavviato la proceduta di gara. Nel mirino il nulla osta alla partecipazione di De Vizia Transfer-Urbaser alle successive fasi del bando. Secondo Iren, la De Vizia avrebbe omesso di dichiarare procedimenti penali e condanne a carico dei vertici societari. Nell’intreccio di contenziosi lungo l’asse ducale, si arriva al giugno 2020 con l’aggiudicazione ufficiosa a Iren prima dell’appalto in provincia di Parma e poi, in luglio, di quello per il bacino di Piacenza. Solo a due annni e mezzo di distanza lo snodo decisivo.
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